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IPT 2017/2018...Si ricomincia...
Scritto il: 29/11/2017 alle ore 01:18:39 - Autore: WebPress

Godzilla. L’Intramontabile. La brillante promessa. Sono i tre vincitori della prima tappa dell’IPT, l’Italian Pool Tour, il campionato italiano di biliardo pool che sabato 25 e domenica 26 novembre ha fatto entrare nel vivo la stagione 2017/18. Godzilla è il soprannome di Daniele Corrieri, il campione italiano in carica, che ha trionfato nella categoria Nazionali nella specialità Pool Continuo. L’Intramontabile è Stefano Bazzana, pioniere del pool in Italia, che si è aggiudicato il titolo della serie A a Palla 10. La brillante promessa è il giovanissimo Fausto Colombini, appena sedici anni, arrivato primo nella serie B, sempre a Palla 10.

Teatro dell’evento: la bellissima sala Silvia Club, a Campodarsego, pochi chilometri da Padova, scenario di due giorni ricchi di agonismo, emozioni, divertimento, tramezzini e venetissimi spritz preparati al bar dalle simpatiche Serena, Stephanie, Tamara, Sharon e Fatine, sotto la guida del proprietario Oscar. 
Due giorni di grande spettacolo e forte passione per questo sport che sta prendendo sempre più piede nel nostro Paese. Su ventisei tavoli Dynamic II, disposti su una superficie di quasi mille metri quadri, si sono sfidati 159 giocatori provenienti da tutta Italia che hanno disputato un totale di 260 partite dalle nove del mattino alle nove di sera. Tutto si è svolto all’insegna del fair-play e della correttezza anche lontano dai tavoli, con la puntuale direzione di gara di Marco Conventi e Merry Fontes da Silva, e la collaborazione di Gabriele Cimmino, coach della nazionale italiana, che ha organizzato e commentato lo streaming in diretta di tre tavoli sui canali Facebook della Fibis.

Ma vediamo, categoria per categoria, i momenti salienti anche attraverso le voci dei protagonisti.

NAZIONALI
I Nazionali, quest’anno saliti da sedici a ventiquattro, hanno iniziato la loro stagione confrontandosi nel gioco più nobile, il 14.1. «Fino a due anni fa, non c’era neppure la prova di questa specialità», dice Gabriele Cimmino, che oltre a essere coach della nazionale è anche il creatore del sito sharpshooter.it, miniera per gli allenamenti a ogni livello. «Poi, abbiamo deciso di introdurla perché anche noi italiani meritiamo di eccellere nel Pool Continuo, che è alla base di tutto in questo sport, e stiamo cercando di fare un grande lavoro per riuscirci». 
Il vincitore annunciato era Daniele Corrieri, il campione italiano in carica, e non ha deluso le aspettative. «È l’atleta che ha la nostra media più alta», continua Cimmino «Parliamo di ventitré bilie a turno, niente male, ma siamo ancora lontani dall’olandese Niels Feijen, secondo me il più forte al mondo nel 14.1, che viaggia sulle 35 bilie».
Corrieri, che veniva da un piazzamento tra i primi sedici all’ultima prova dell’Eurotour a Treviso, è partito superando Marco Palmieri 100 a 19 e Stefano Dellino, 100 a 60. Poi, il giorno dopo, ha battuto 100 a 42 un veterano del pool come Giorgio Margola e, in semifinale, si è imposto 100 a 63 su Francesco Candela, uno dei giocatori più in crescita degli ultimi anni. In finale ha incontrato Michele Monaco, il responsabile nazionale del pool per la Fibis. «Sapevo che Michele sarebbe potuto arrivare lontano perché è uno studioso del Pool Continuo, un vero appassionato di questa specialità», dice Cimmino. «Ma certo, la sua prestazione ha un valore doppio perché lui non può concentrarsi solo sul gioco, come tutti gli altri, ma deve pensare anche a certi aspetti organizzativi della gara. E infatti, prima di affrontare la finale, ha consegnato le coppe ai vincitori delle altre categorie...». 
Monaco è arrivato in fondo giocando tre partite il primo giorno (contro le due di Corrieri, che ha beneficiato di una “X”): ha superato Valerio Castellano (100 a 51), Danilo Cipriani (100 a 40) e Giorgio Margola (100 a 22). Poi, nei quarti e in semifinale, ha battuto due grandi conoscitori del 14.1 come Stefano Dellino (100 a 32) e Arjan Matrizi (100 a 68). 
«La finale tutta romana tra Corrieri e Monaco», prosegue Cimmino «non è stato un match esemplare sul piano degli schemi di gioco, che nel Pool Continuo sono importantissimi: nessuno dei due ha dato il meglio, ma alla fine è stato più lucido Daniele e ha vinto 100 a 55. Detto questo, tirando le somme, mi è dispiaciuto per il nazionale più giovane, il diciottenne Federico Amendola, promessa del pool e ottimo giocatore di 14.1, che non è riuscito a superare i diretti, ma di sicuro si rifarà nella prossima prova».

Podio
1° Daniele Corrieri
2° Michele Monaco
3° Arjan Matrizi e Francesco Candela

SERIE A
Era la categoria con il maggior numero di partecipanti, 69. Oltre a Stefano Bazzana, c’era un altro veterano tornato in campo dopo un periodo lontano dalle gare: Fabio Petroni, il nostro giocatore più titolato di sempre. E per nessuno dei due è stata una passeggiata. Bazzana ha perso la prima partita dei diretti con Paolo Marchesin, che si è imposto 7-5. Petroni si è dovuto arrendere, nella finale dei diretti, di fronte a un ritrovato Luca Nicoletti, che lo ha superato con un indiscutibile 7-2. Ma poi, nei recuperi, dove non sono più ammessi passi falsi, i due “vecchi leoni” si sono conquistati un posto tra i finalisti. Il giorno dopo, Bazzana ha iniziato in salita, vincendo di misura contro Nicoletti (7-6) e faticando un po’ con il sempre ostico Gianluca Boni (7-4). Nei quarti, poi, si è trovato di fronte proprio Petroni per uno dei match più appassionanti del torneo, che Bazzana racconta così: «Sapevo bene che con Fabio non avrei potuto concedermi errori e sono partito bene, portandomi sul 4-0 grazie anche al fatto che lui è andato due volte in buca con la bianca in spaccata e io non ho mai sbagliato. Poi, però, Fabio, che non molla mai, mi ha ripreso e alla fine ho vinto con il distacco di una sola partita, 7-6». Così, per Bazzana si sono aperte le porte della semifinale, in cui ha battuto 7-2 il romano Patrizio Nuti, che fino a quel momento aveva giocato un ottimo biliardo e ha dovuto cedere a un po’ di stanchezza. Intanto, nella parte bassa del tabellone, proseguiva la galoppata verso la finale del friulano Eric Geppert, che dopo due anni di stop per motivi di lavoro ha ripreso ad allenarsi due mesi fa: 7-0 su Marcello Ferrante e poi 7-3 su Antonino Bonura, Antonio Guerrisi e Andrea Grosso. 
«Sono arrivato in finale piuttosto carico», dice Geppert «anche perché avevo sconfitto Andrea Grosso, avversario che ritengo validissimo a Palla 9 e 10».
E per Geppert, il match per il titolo contro Bazzana, è effettivamente cominciato alla grande. «Alla grandissima, altroché», sottolinea Eric. «Ho giocato senza sbavature, ho sfruttato qualche errore di Stefano e mi sono portato sul 6-0». A quel punto, Eric sentiva ovviamente la partita in pugno: «Sì, ero abbastanza convinto di farcela anche perché i miei precedenti con Bazzana, giocatore che stimo enormemente, erano quasi tutti a mio favore. Ma sapevo che, come avevo vinto io sei partita di fila, poteva vincerle il mio avversario…». E infatti, Bazzana l’“intramontabile” è risorto: «In quel momento», dice Stefano «speravo solo che Eric non avesse più la possibilità di chiudere dopo le sue spaccate e mi sono detto: posso recuperare. Ci ho creduto e mi sono portato sul 6-4».
A quel punto, Geppert ha avuto un match point piuttosto clamoroso: nove fina in angolo, non troppo difficile, con una dieci da andarsi a prendere con un po’ di controeffetto. Ma ha fallito. «È una bilia che avrei imbucato senza problemi due o tre partite prima, ma in quel momento sentivo troppo il fiato sul collo di Stefano e non sono stato lucido», commenta Eric. 
Sul 6-6, alla partita decisiva, Bazzana, dall’alto della sua esperienza quasi trentennale nel pool, ha sfoderato con immensa sicurezza un gran tiro a stecca alta per imbucare una sei quasi a tutto tavolo e ha poi chiuso senza altre difficoltà, aggiudicandosi il titolo. «Sono felicissimo», dice «A 51 anni, ho messo in fila un bel po’ di gente più giovane di me e fortissima, è una bella soddisfazione. Credo di meritare un posto tra i Nazionali e quest’anno voglio conquistarmelo».

Podio
1° Stefano Bazzana
2° Eric Geppert 
3° Andrea Grosso e Patrizio Nuti

SERIE B
È la categoria in cui, tradizionalmente, ci sono giocatori giovanissimi pronti a fare il grande salto di qualità, e questa volta, tra i 64 iscritti, c’erano ottimi “talenti in erba” come il tredicenne romano Alessandro Amendola e il sedicenne genovese Fausto Colombini, che è stato la rivelazione del torneo.
«Ho iniziato a giocare un anno e mezzo fa, esattamente nel febbraio 2016», racconta Colombini. «Frequentavo con i miei amici la sala 147 Billiard Academy di Genova quando, un giorno, ho visto al tavolo due giocatori fortissimi, Riccardo Sini e Andrea Grosso, sono rimasto affascinato e ho iniziato a praticare seriamente questo sport». Fausto, che studia al liceo scientifico, ha cominciato la sua attività agonistica vincendo, nella scorsa stagione, cinque regionali di serie C e partecipando agli europei juniores con gli altri “azzurrini”. 
«Poi», dice ancora «quest’anno, sono arrivato terzo al primo regionale di B, mi aspettavo di più, e mi sono presentato alla gara nazionale di Padova senza farmi troppe illusioni, pur sapendo che se avessi giocato bene avrei avuto buone possibilità», 
Partito senza “X”, dall’inizio del tabellone, Colombini si è reso protagonista di una prova eccezionale: ha battuto Alberto Mennini 6-1, Riccardo Tedesco 6-3 e Andrea Ricupero 6-1, approdando senza problemi alla fase finale. In discesa è stata la sua marcia anche il giorno dopo, quando ha concesso al massimo tre partite a ognuno dei suoi quattro avversari prima della finale. «Ho avuto un momento difficile solo agli ottavi contro Paolo Colamartino», dice. «Sono andato sul 3 a 0 e poi, sbagliando anche una dieci piuttosto facile, mi sono fatto riprendere. Ma a quel punto ho chiesto un time-out durante il quale mi è stato utilissimo il supporto psicologico del mio amico giocatore Ettore Multari. E una volta tornato al tavolo, non ho quasi sbagliato più».
In finale, il suo avversario era il romano Emiliano Ottaviani, che il giorno prima si era qualificato vincendo la finale dei recuperi ed è arrivato un po’ affaticato all’ultimo scoglio, quando nulla ha potuto contro uno scatenato Colombini, che si è imposto per 6-0. 
«È il primo risultato veramente importante da quando gioco, ma non voglio adagiarmi sugli allori, deve essere solo uno stimolo per fare sempre meglio». Parola della brillante promessa.

Podio
1° Fausto Colombini
2° Emiliano Ottaviani
3° Massimiliano Marano e Fabio Campagnola

Appuntamento alla prossima: la seconda tappa dell’IPT, in programma il 27 e 28 gennaio sempre al Silvia Club di Campodarsego, quando i Nazionali si confronteranno a Palla 10 e le serie A e B a Palla 8.

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